L’orzo: le sue proprietà e ricette vegane

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Non è strano che il caffè d’orzo sia presente nelle colazioni di bambini ed adulti, ma anche il cereale di per sé può essere utilizzato per preparare cibi e pietanze, come il pane realizzato con la sua farina oppure in alcuni piatti, essendo, come tutti i cereali, una buona fonte di fibre.

Le proprietà dell’orzo


Con il termine “orzo” si definisce una pianta erbacea, coltivata annualmente, destinata soprattutto alla produzione di malto per l’industria della birra. Può essere consumato in fiocchi e in chicchi, e ne esistono due varietà principali:

  • l’orzo perlato, in cui vengono eliminati i tegumenti esterni e vengono impoveriti tutti i nutrienti principali, soprattutto vitamine e minerali;

  • l’orzo mondo, completo dei sui tegumenti esterni, e simile al frumento integro (probabilmente il preferito da vegetariani e vegani).

Nell’orzo sono presenti soprattutto carboidrati (al 70 %, di cui il 9 % sono fibre), seguiti dalle proteine (10,3) e da una bassa percentuale di grassi (1,4 %). Tra le vitamine sono presenti quelle del gruppo B ed E, mentre tra i sali minerali sono presenti in grandi quantità il fosforo e il potassio.

E’ l’alimento ideale per chi soffre di problemi gastrici, in quanto aiuta a combattere le infezioni della mucosa intestinale, e le fibre aiutano a regolarizzare il normale funzionamento dell’intestino. L’estratto di orzo viene anche usato nelle caramelle per il mal di gola, ed il suo decotto può aiutare in caso di debolezza o convalescenza. Per uso esterno, il decotto può essere impiegato per alleviare gli arrossamenti agli occhi o delle irritazioni.

E’, inoltre, un ottimo alimento per le donne che allattano, in quanto è privo di colesterolo ed ha delle proprietà galattogene (favorisce la produzione del latte) e regolarizza la produzione di estrogeni.

I suoi usi in cucina

L’orzo, in quanto cereale, è un ingrediente molto versatile, e può essere impiegato per preparare diversi piatti, dagli antipasti ai dolci. Viene usato, generalmente, nelle zuppe, ma può essere anche un ottimo sostituito del riso e della pasta nei primi piatti.

Fatto bollire, può essere impiegato per preparare dei primi o delle insalate, e nel primo caso lo si può condire con delle creme a base di verdure. Si può sostituire al riso anche in alcuni dolci al cucchiaio, preparati con latte e frutta.

Ogni ricetta è diversa, ma i tempi di cottura dell’orzo variano a seconda della varietà utilizzata, e possono essere necessari anche quaranta minuti, oppure facendola cuocere una ventina per realizzare gli “orzotti”.

Un esempio? Si può far bollire l’orzo, portandolo a cottura ed aggiungendo anche del brodo, per poi cuocerlo una ventina di minuti, prima di versarlo in un intingolo preparato con piselli e porri, e mantecato con del tofu grattugiato e del latte di soia. Prima di servirlo, lo si può profumare con un po’ di pepe.

Nei dolci, invece, si può usare per preparare della barrette, dopo averlo immerso nell’acqua bollente per una notte, ed averlo fatto cuocere ulteriormente il giorno dopo. Le suddette barrette possono essere alla frutta o al cioccolato.

Su internet o in alcuni ricettari (soprattutto quelli che contengono ricette con i cereali) le idee non mancano, soprattutto per preparare piatti vegetariani e vegani.