Johnny Semedimela: chi era questo famoso personaggio? Era vegetariano?

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Chi da bambino ha visto il film della Walt Disney Lo scrigno delle sette perle, si ricorderà della rivisitazione della storia di Johnny Semedimela, o meglio Johnny Appleseed. Questo personaggio, tuttavia, non è solo una leggenda, ma sembra essere esistito davvero. Ma chi era? Era vegetariano?

La missione di Johnny

John Chapman nacque nel Massachusetts nel 1774, ed è noto per essere stato un pioniere ed un ambientalista, nonché un missionario chiesa neo-cristiana annunciata da Emanuel Swedenborg, basata sugli insegnamenti di questo veggente svedese. Il soprannome Appleseed o Semedimela, nella sua versione italianizzata, gli venne dato per la sua abitudine di piantare alberi di melo.

Gli inizi dell’Ottocento, egli iniziò ad esplorare le regioni selvagge del west americano, negli stati dell’Illinois, dell’Indiana e dell’Ohio, piantando i suoi amati alberi, con semi che si era procurato in Pennsylvania, presso dei produttori di sidro. Non si sa bene perché Johnny cominciò a piantare questi alberi, ma sicuramente era legato al fatto di voler vivere una vita più sobria, a contatto con la natura selvaggia.

Si sa, comunque, che Johnny aveva un carattere gentile e generoso, viaggiava disarmato, ma stabilì anche buoni rapporti con gli indiani. Si dice che oltre a piantare le mele, coltivasse anche erbe medicinali e che le abbia divise proprio con i nativi. Probabilmente fu la sua sincera spiritualità a condizionare il suo aspetto eccentrico, che lo portava a camminare scalzo e usando una pentola come cappello. Le sue gesta divennero comunque famose, tanto che divenne un personaggio al centro di cartoni animati e canzoni.

La data della sua morte non è del certa, ma seconda alcune cronache e vari racconti sembra che sia morto nel marzo del 1845 (doveva avere circa settantuno anni), a Fort Wayne, nello stato dell’Indiana.

Vegetariano o no?

Secondo alcuni racconti, sembra proprio che Johnny fosse vegetariano, oltre che astemio, il che si può anche intuire dal fatto che non girasse al mano e quindi privo di mezzi per uccidere le persone, figurarsi gli animali! Si aggiunga il fatto che le testimonianze di chi ha conosciuto di persona John Chapman, ha raccontato che egli provava avversione nel danneggiare qualunque essere vivente.

In un resoconto dei suoi viaggi, si indica che era un amante di tutte le creature, insetti inclusi. Un aneddoto, infatti, riporta la sua tristezza quando le zanzare volavano sul fuoco della sera, e sembra che abbia detto: “Dio proibisca che io accenda un fuoco per il mio conforto, che dovrebbe essere il mezzo per distruggere qualsiasi delle sue creature“.

Johnny, comunque, non era l’unico ad essere stato influenzato dagli insegnamenti di Swedenbord, per il quale il consumo di carne era un segno del declino dell’uomo. Una comunità vegetariana nacque negli Stati Uniti proprio negli anni Quaranta dell’Ottocento, fondata dal reverendo William Metcalfe e dei suoi seguaci.